elementi fondativi – condivisione


L’idea della biblioteca come attore sociale dovrebbe partire anche presupposto che esiste un diritto di non preclusione alla cultura e alla lettura dei libri, che dovrebbero essere, ove è possibile, resi accessibili a tutte le persone anche a chi ha bisogni comunicativi complessi e fragilità socio-linguistiche come fondamentali strumenti di partecipazione.

La rete operativa delle biblioteche inbook quindi nasce e si consolida, sia pur informalmente, come gruppo di lavoro e condivisione di buone prassi per contribuire a rispondere anche al diritto di partecipazione ai contesti sociali in cui le singole biblioteche sono inserite e per condividere: i libri, le strategie, le riflessioni.

Condivisione di libri

È il primo elemento, il più concreto, che definisce la necessità di mettere a fattore comune l’impegno dei singoli soggetti.

  • Per far sì che il lavoro di traduzione in simboli di un bel libro, processo a tutt’oggi impegnativo, diventi patrimonio a disposizione di una cittadinanza più ampia. Perché questo libro possa essere sugli scaffali non solo di una biblioteca, ma di una pluralità di biblioteche e, attraverso il prestito interbibliotecario, potenzialmente in tutto il Paese.
  • Per fare in modo che ci sia un riferimento a cui rivolgersi per la ricerca di un titolo, per verificarne la disponibilità o per proporne di considerare la traduzione.

Condivisione di strategie

Le esperienze maturate dalle biblioteche nel corso degli anni vengono messe a disposizione di chi si affaccia a questa prospettiva, perché la conoscenza sviluppata sia messa a fattore comune e permetta ulteriori sviluppi.

C’è in questa prospettiva una concezione collaborativa, collettiva, della condivisione, attenta al rispetto del lavoro di tutti e di ciascuno. In questo senso c’è sintonia con la filosofia creative commons, in cui l’attribuzione del credito agli autori si accompagna alla possibilità di costruire su quelle conoscenze, messe a disposizione di tutti.

Condivisione di riflessioni

La costruzione sociale è un’opera che non si conclude mai. E’ necessario che sia viva, continui ad essere rinnovata, messa in discussione, possa trovare nuove soluzioni, sempre nella prospettiva dell’inclusione, della possibilità di partecipazione di tutti.

Le biblioteche inclusive e in particolare le biblioteche inbook vogliono essere luoghi dove queste riflessioni si condividano, si possano sviluppare, si possano poi rendere pubbliche nelle forme che i partecipanti decidono.

È la forma della comunità di pratica, dove soggetti esperti, provenienti da esperienze, competenze, contesti diversi collaborano nella costruzione collettiva di conoscenza.


Pubblicato il 05/01/2021 da webmaster

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